Nel bosco per vedere l’amante

Spy Love: il detective Mario, dell’agenzia Gruppo Saros Investigazioni, racconta la storia di uomo che approfitta della passeggiata con il cane per incontri hard.

Questo è un caso molto particolare per i luoghi in cui si è svolto. Un giorno si presenta da noi una donna di circa 35 anni, che ci racconta di essere sposata da 5 anni con un quarantenne. Il marito, però, da qualche mese ha un comportamento strano e distaccato.

Uno dei motivi è presumibilmente dovuto al fatto che subito dopo il matrimonio, dopo numerosi tentativi, la coppia non era riuscita ad avere figli, e dopo vari consulti medici era emerso che la gravidanza poteva portare rischi per la salute della donna. Così avevano deciso di prendere un cucciolo di pastore tedesco al quale entrambi si erano affezionati e in modo particolare il marito. Tuttavia, alla donna sarebbe piaciuto fare domanda di adozione. Prima però voleva capire se questo strano comportamento del marito fosse per caso dovuto a una relazione extraconiugale.

La coppia viveva in un paese vicino alla campagna, e l’uomo aveva l’abitudine di portare il cane a fare una passeggiata alla sera dopo cena, inizialmente di un’ora o un’ora e mezza. Con il passare del tempo però le passeggiate serali si allungavano sempre di più, soprattutto con l’arrivo della bella stagione. Considerata l’ambientazione, il servizio era complicato e necessitava di alcuni giorni per poter studiare i movimenti dell’uomo, senza dimenticare la presenza del cane e i campi circostanti il piccolo agglomerato urbano dove la coppia viveva.

Dopo qualche giorno abbiamo notato che in alcune serate l’uomo si dirigeva verso il bosco e faceva ritorno dopo un paio d’ore, mentre altre sere rimaneva nei prati a far giocare il cane con una pallina. Così abbiamo deciso di controllare se, durante le passeggiate nel bosco, l’uomo incontrava qualcuno. Per farlo ci siamo appostati nei pressi del sentiero che l’uomo percorreva, mantenendo una certa distanza per evitare di essere “scoperti” dal cane.

L’uomo, però, a un certo punto abbandonava il sentiero scomparendo alla nostra vista. Per capire in che modo riusciva a dileguarsi, abbiamo perlustrato la zona, notando alcuni capanni utilizzati dai cacciatori. Da uno di questi abbiamo sentito arrivare voci e gemiti. Abbiamo deciso di avvicinarci cercando di non fare rumore e di non essere visti dalle feritoie del capanno, e improvvisamente abbiamo sentito non uno ma due cani abbaiare dall’interno della piccola costruzione. Approfittando del fatto che le persone all’interno sembravano molto impegnate e incuranti di ciò che accadeva all’esterno, abbiamo deciso di allontanarci e tornare il giorno successivo.
Dopo due giorni di controllo nei pressi del capanno, in un punto di osservazione ottimo e con l’utilizzo di attrezzature idonee, siamo riusciti a scoprire che il marito della nostra cliente incontrava, almeno un paio di volte alla settimana in quel capanno, una donna, anche lei con un pastore tedesco.

La coppia “abusiva” si intratteneva per circa un’ora e mezza-due e al termine dell’incontro si separava con i rispettivi cani. La cliente ha raccontato, poi, che spesso il marito al suo rientro in casa si precipitava in bagno per farsi la doccia, mentre altre volte dava prima da mangiare al cane e poi faceva la doccia. Ovviamente le sere in cui il marito si chiudeva immediatamente nel bagno coincidevano con le “passeggiate nel bosco”. In una fase successiva la cliente aveva anche scoperto che i vestiti indossati dall’uomo in quelle sere particolari venivano da lui nascosti per poi essere portati in lavanderia, per evitare che la moglie potesse in qualche modo accorgersi delle sue scappatelle. Occhio, dunque, alle innocue passeggiate con il cucciolo e alle abitudini serali…